Presentazione

Lo Sport è un diritto di tutti. Non è scritto nella Costituzione, della quale, con rispetto, riteniamo sia una carenza, ma lo diciamo noi. I pur lungimiranti Padri della Costituzione non potevano minimamente immaginare che proprio l’attività fisica sarebbe diventata uno dei bisogni dell’umanità.

Nell’emisfero Nord del mondo la più grave carenza non è il cibo, o l’acqua, o la libertà: è la carenza di moto, altrimenti detta sedentarietà.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – organismo dell’ONU – già all’inizio del terzo millennio aveva inviato una raccomandazione ai Paesi “ricchi” nella quale si afferma che i loro cittadini avevano bisogno di svolgere molta attività fisica per combattere gli effetti della sedentarietà e di altri vizi moderni.

È un motivo per cui riteniamo che lo sport sia un diritto; ma ce ne sono altri: con lo sport si sta insieme, si socializza, si cerca il proprio benessere psicofisico, si prevengono le malattie e ci si libera dallo stress e si realizzano le proprie capacità.

La Nuova Atletica 87 è un’associazione di Sport Cultura e Tempo Libero, che organizza l’attività fisico-sportiva per tutti.

martedì 25 febbraio 2014

Lettere

"È da quando si è insediato Pisapia che solleviamo il problema delle condizioni del Carraro, il caos delle tariffe per l'uso delle strutture atletiche a Milano, l'assurdità dei costi a fronte delle briciole che vengono date agli atleti del Carraro.
Per quel nulla ci sono state chieste cifre esorbitanti, immotivate.
Oggi il gestore non ci ha dato le chiavi della cosiddetta "palestrina", quella palestra di potenziamento e stretching prevista dal regolamento tecnico della Fidal, che all'Arena è compresa nell'uso della pista mentre qui ci chiedono 13 € all'ora per utilizzarla. Si noti che gli attrezzi (ad eccezione di 10 materassini) sono tutti delle società di atletica.
Ci auspichiamo vivamente che l'Assessore di questa Giunta compia un gesto di equità. Anche perchè il Sindaco che ne è a capo, in campagna elettorale disse: “I miei primi cento giorni da sindaco? In periferia, per rimettere a posto tutto quello che la Moratti in questi cinque anni ha trascurato.”  Attendiamo fiduciosi gli atti.

Vi proponiamo qui l'epistolario DELL'ULTIMO ANNO del lungo percorso.

APRILE 2013

…….
Al Carraro, rispetto alla gestione ACSI c'è tranquillità, ma la situazione è la peggiore che si registri da dieci anni a questa parte.
Martedì 23 abbiamo organizzato le gare scolastiche "Coppa Liberazione" per le scuole medie e "Coppa Puecher" per le superiori.
Per queste gare avevamo chiesto di mettere sabbia per il salto in lungo ma non è stato fatto. In verità non avremmo dovuto chiederlo, dato che la sabbia manca da due anni. Inoltre non era stata tagliata l'erba nei punti sui quali dovevano essere svolte alcune gare, sul perimetro del campo di calcio e all'esterno della pista.
In generale, di fatto non c'è manutenzione e la velocità di degrado del centro sportivo sta accelerando in modo preoccupante. 
A questo punto, noi dell'atletica che siamo i più colpiti dalla situazione, ci domandiamo per quale ragione si debba pagare le tariffe per l'uso del centro quando nessun servizio ci è reso:
- non c'è manutenzione;
- non sono stati ripristinati salto con l'asta e salto in alto;
- il salto in lungo manca del 50% della sabbia;
- "piove" in palestrina quando c'è pioggia fuori;
- "piove" nel magazzino degli attrezzi i quali marciscono (li ho coperti io con un telo di plastica);
- spesso l'acqua delle docce è fredda;
- la palestrina la puliamo noi.
Dal 2000, da quando c'è la gestione privata, Nuova Atletica 87 e Unione Sportiva Milanese, più gli atleti di altre società hanno dato una cifra di almeno 150.000 euro, a fronte di un costo reale dell'atletica per l'energia di circa 2.000 € all'anno, ricevendo nulla in cambio.
Al Direttore del centro, quando martedì è giunto al Carraro, ho detto che le cose vanno molto male e che avrei trasmesso la cosa in assessorato.
Riteniamo che la situazione sia giunta al limite.
E' la prima volta in assoluto che assito alla totale assenza di manutenzione.
Per l'uso della palestrina di m 10 x 10 (uno stanzone), da noi attrezzata, paghiamo 13 € all'ora: un'autentica vergogna. Non esiste in tutta Milano una simile situazione.
Il regolamento della Federazione di Atletica prevede che la pista debba disporre di una palestra per la preparazione atletica. Bene, la palestrina c'è, seppur misera. E' la palestrina per l'atletica fin dall'origine. Ma lo scorso ottobre l'attuale gestore voleva togliercela per alcune ore tra le 17 e le 20 per fare corsi per adulti. Gli ho risposto che se l'avesse fatto il giorno dopo avremmo fatto atletica in Piazza della Scala. 
Ho visto la proposta di contratto inviato alla FIDAL di Milano per la fruizione dell'impianto di atletica e della palestrina. Il gestore ha chiesto 25 € all'ora per l'atletica. E' sorprendente che non sappia che la tariffa per l'uso dell'impianto di atletica in realtà è quella degli abbonamenti per gli atleti e non c'è una tariffa oraria se non per uso privato. Inoltre, non va dimenticato che spesso si pratica contemporaneamente atletica e rugby o calcio, che pagano entrambi. Inoltre c'è la richiesta dei 13 € per la palestrina.
Al di la della confusione sulle tariffe, siamo costernati nel constatare che non c'è intervento, neppure nelle cose ordinarie. Se tale situazione dovesse perdurare il Carraro subirà in tutti i settori danni che richiederanno costi molto maggiori di quelli preventivati. 
Il ripristino dell'atletica richiederebbe poche cose affinché la struttura sia agibile per gare giovanili, ma da ciò che vediamo crediamo che manchi totalmente la volontà.
A fronte di questa situazione ci vediamo pertanto costretti a richiedere un serio incontro atto a ridiscutere la questione Carraro.
Ti ringrazio per la cortesia.
Cordialmente.
Luciano

Lettera inviata a ….  il 29.4.2013 (alle 00.34)




GIUGNO 2013

All’Assessore allo Sport del Comune di di Milano


CARRARO, situazione al giugno 2013.
A seguito delle comunicazioni telefoniche, dopo gli incontri dei mesi scorsi, riteniamo doveroso porre all’attenzione dell’Assessore la situazione del centro sportivo Carraro.
Di fatto è trascorso un anno sportivo e la situazione è invariata e per alcuni aspetti peggiorata, sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali sia per le relazioni con le società sportive. Il “campus” estivo è il caso emblematico. Partiamo da quello.
Le società sportive operanti presso il Carraro che chiesero di effettuare il “campus” estivo (Milan calcio e CUS Milano rugby) ebbero dal gestore risposta negativa. Mesi fa l’Assessore, nell’apposita riunione convocata in Assessorato, disse che il Campus sarebbe stato “realizzato dal gestore con il contributo delle società”. La settimana successiva fu svolta una riunione serale con una persona inviata dal CSI per tracciare le linee generali di quanto si sarebbe fatto. Le società hanno posto in evidenza punti critici e hanno dato la loro disponibilità. 
Dall’atletica 3 atleti della Unione Sportiva Milanese, studenti universitari con esperienze di centri estivi, danno disponibilità per svolgere il ruolo di animatori a tempo pieno; gli istruttori sono inoltre disponibili per attività sportive in orario pomeridiano. Il CUS Milano Rugby da’ massima disponibilità con i propri istruttori e all’elaborazione del progetto. Il Milano calcio comunica che indirizzerà i propri iscritti. Non è seguita altra riunione.
A metà di maggio non ci sono notizie della realizzazione del campus al Carraro; sul sito del CSI non compare il Carraro tra i luoghi dove l’Ente organizza i campus. Il direttore del Carraro, Simone Livraghi non ha notizie.
Il sottoscritto riferisce la situazione a Jacopo Gandin (il quale non è a conoscenza della cosa) e sottolinea che ormai sarebbe comunque troppo tardi per avviare l’attività, dato che i bambini sono già iscritti nei vari centri estivi. Gandin telefona al presidente del CSI e due giorni dopo alle società giunge per posta elettronica la bozza del volantino promozionale. Non seguono volantini stampati e non si hanno notizie.
La situazione si ripercuote in diversi modi: ostruzione delle attività delle società sportive; danno economico alle società, dato che i campus rappresentano anche una fonte di entrate. Danno economico anche alle persone dato che gli animatori difficilmente troveranno collocazione altrove. Anche la società di chi scrive viene danneggiata, in quanto ha rinunciato ad attività in altri centri, essendo il Carraro il luogo nel quale gli istruttori dei giovani della Nuova Atletica 87 avrebbero dovuto realizzare l’attività sportiva. 
Questo è il secondo caso, preceduto da quello analogo delle vacanze natalizie quando la società calcistica aveva chiesto di effettuare un campus invernale. Fu data risposta negativa poiché il gestore avrebbe dovuto svolgere un suo “centro invernale”. Sono comparsi alcuni volantini ma il centro invernale non è stato svolto.
La situazione strutturale è stata già evidenziata. Non ci sono stati interventi di manutenzione sui tetti e quindi piove nei corridoi, nel bar, nella palestrina di atletica, nel magazzino attrezzi di atletica nella quale sono ospitati anche attrezzi della società di calcio. I rattoppi effettuati dall’ ATI erano rattoppi, non interventi strutturali. Il direttore del Carraro non ha i soldi per comperare dei teli in cellophane per coprire gli attrezzi di atletica nel magazzino i quali sono stati coperti da noi. Meglio sarebbe stato mettere dei teli in cellophane sul tetto, come suggerito, ma non è stato fatto.
Numerose volte gli atleti hanno lamentato che l’acqua delle docce è fredda. Le pulizie sono al minimo e certi spazi sono puliti direttamente dalle società.
Sono state rilevate difficoltà nella gestione del verde e nelle manutenzioni dei campi; ma il centro non dispone di macchine proprie e si deve rivolgere ad esterni.
Il Carraro non disponeva  delle porte per il calcio a 7;  le ha acquistate la società di calcio.
Le attrezzature di atletica di salto in alto e salto con l’asta non sono state ripristinate. Così l’unico allenatore della zona sud di salto con l’asta è andato altrove. I cordoli della pista sono sempre divelti.
Le attività sportive rispetto agli anni precedenti si sono ridotte e ciò mette in difficoltà anche il gestore del bar.
Il cittadino che entra nel Carraro casualmente nota immediatamente che le società presenti convivono in pieno accordo, con Rugby e calcio assieme all’atletica, tennis arti marziali e pugilato nello stesso spazio. Allo stesso tempo notano che quei ragazzi sono in gran numero di origine straniera (almeno il 75% nel calcio). Queste società, inoltre, hanno sviluppato collaborazioni sportive con associazioni che assistono giovani in difficoltà.
Di fatto si svolge un servizio sociale primario che coinvolge centinaia di giovani e famiglie. 
Ma qualche dirigente sportivo sta pensando di trasferire in altro luogo le attività della propria società. Se accadesse sarebbe una sconfitta enorme per il quartiere e non solo; si aprirebbe una falla nel tessuto sociale con gravi rischi involutivi.

A seguito di quanto esposto, si osserva che la situazione e gli atteggiamenti della gestione sono molto diversi rispetto a quanto prospettato dall’Assessore negli incontri effettuati con le società sportive con conseguente caduta verticale della fiducia. 
Quanto riportato è la sintesi dello scambio di opinioni tra dirigenti di società. Questi dirigenti la scorsa settimana hanno comunque chiesto un incontro con il gestore del Carraro.
11 giugno 2013.

       Luciano Bagoli


DICEMBRE 2013

All’Assessore allo Sport Del Comune di Milano Chiara Bisconti


Gentile Assessore,
 le inviamo la presente per esporle, nella sua complessità, la situazione attuale dell’atletica leggera presso il Centro Sportivo Carraro. Tale situazione riguarda la condizione delle strutture e delle attrezzature, la manutenzione, le tariffe. Alla luce delle numerose precedenti comunicazioni essa non è migliorata rispetto a quanto già denunciato ma, al contrario, è peggiorata.
La condizione nella quale gli atleti di Nuova Atletica 87, Unione Sportiva Milanese, Associazione Arbitri e atleti di altre società praticano l’atletica leggera è la presente: 
La pista  è in condizioni accettabili nella consistenza del manto ed ha ancora buone caratteristiche tecnologiche. E’ però in rapido degrado con diversi punti molto erosi,  linee delle corsie e segnaletica di gara quasi cancellate.  Cordolo interno in alluminio mancante, deformato o divelto da macchine operatrici per  alcune decine di metri.  In diversi punti si stanno creando delle fessure longitudinali; in altri punti il manto ha ceduto, in prima corsia in prossimità del cordolo, a causa di infiltrazioni di acqua nel terreno sottostante. Le canaline di scolo interne sono dissestate in numerosi punti.
In diverse aree della pista, e specialmente sulla pedana del salto in alto e lancio del giavellotto, stanno creandosi colonie di muschio molto estese. Ciò a causa del fatto che la pista è più bassa del terreno circostante e del campo di calcio.
Pedane e attrezzature dei salti e dei lanci. Come già detto, vi è muschio sulle pedane del salto in alto e del giavellotto (qui particolarmente esteso). La pedana del salto in lungo, che è a livello più basso del campo di calcio del quale, quindi, raccoglie l’acqua in caso di pioggia forte, ha le assi di stacco marce.
I materassi e l’impianto del salto con l’asta non sono stati ancora riposizionati, dopo che sono stati tolti da noi a seguito di una tempesta che ne aveva divelto i supporti nel dicembre 2010.
Del salto in alto non ci sono i propri materassoni e sono stati usati tre materassi che fanno parte del materasso di caduta del salto con l’asta.
La pedana dei lanci del disco e del martello non è utilizzabile poiché la gabbia ha la rete smontata e dal 2011 è stata collocata, arrotolata, sul cerchi di lancio. La pedana del lancio del peso è priva del fermapiedi che è stato divelto, presumibilmente, da chi effettuava il taglio dell’erba.
In merito alle altre strutture e ai servizi: la “palestrina”, che è tra le strutture previste dal regolamento della FIDAL ed è perciò adibita alla preparazione fisica (vedere la Circolare Tecnica 2012,  punto1.3), ha diverse infiltrazioni di acqua dal tetto in caso di pioggia o neve. Tutte le attrezzature che la corredano sono delle società di atletica, ad eccezione della spalliera e dei materassini “Sarneige”.
La pulizia della palestrina, sia quotidiana che straordinaria, è effettuata dalle società di atletica.
Servizi: le docce sono state pressoché sempre fredde dall’autunno del 2012. Il magazzino attrezzi è condiviso con il calcio e le società di atletica ne effettuano le pulizie periodiche. Inoltre hanno avuto cura di proteggere gli attrezzi dalle infiltrazioni d’acqua dal tetto, dato che in magazzino vi sono copiose infiltrazioni in caso di pioggia o neve. In particolare, sono stati coperti con un telo impermeabile i materassi di gommapiuma privi dal loro telo di plastica, e sono stati posizionati su ostacoli affinché non tocchino il terreno. 
In merito alla manutenzione, come sopra descritto, si rileva che non sono stati effettuati lavori atti a rendere fruibili salto in lungo (utilizzabile per attività minimale per giovani, pur sempre con rischio), salto con l’asta, lancio del disco e del martello. Il lancio del peso e il salto in alto sono anch’essi utilizzabili per attività minimali d’allenamento o scolastiche. I materassi utilizzati per il salto in alto mancano comunque della copertura atta a proteggerli dalle intemperie.
La pista non ha avuto alcun intervento avente lo scopo di conservarne la qualità e prevenire il degrado (come da noi più volte caldeggiato), ma ha visto diversi interventi da parte delle nostre società per rimuovere le erbe infestanti che crescono sotto la prima corsia in corrispondenza del cordolo. In alcuni casi si tratta di piante di fico che abbiamo puntualmente reciso per evitare che sollevassero la pista con le loro radici.  
La manutenzione e il ripristino dei numerosi ostacoli rotti dai calciatori,  perché le squadre serali li usano come “porticine”, è stata effettuata dalle nostre società. 

In questa situazione praticano attività circa 150 atleti, dirigenti e tecnici, i quali con animo sereno e, ci vien da dire, con spirito di abnegazione, hanno sempre collaborato alla vita dell’atletica e alla sua promozione contribuendo all’organizzazione delle attività societarie, alla realizzazione delle competizioni scolastiche e alla manutenzione di strutture e attrezzature.

Stante questa situazione il Gestore recentemente ci ha inviato (in realtà l’ha inviato alla Nuova Atletica 87) un nota spese relativa all’uso della palestrina di ben 12,200,00 €.
A tale costo si aggiunga quello delle tessere d’ingresso acquistate presso la FIDAL Milano per oltre 4.000 €. Complessivamente siamo quindi a oltre 16.000 €. Tale cifra, a fronte di quali strutture e attrezzature e di quali servizi ci viene richiesta? 
L’atletica, presso il Carraro, vede una situazione di grave degrado strutturale, la ridotta o non disponibilità della maggior parte delle attrezzature con forte danno tecnico agonistico per le società, la mancanza di manutenzione e quant’altro sopra descritto. 
Se per il Gestore la presentazione della nota spese è un atto dovuto, essa deve essere presentato a fronte della disponibilità completa ed efficiente delle strutture, delle attrezzature e dei servizi. 
Vogliamo porre in risalto la questione della “palestrina”, per la quale si chiedono 13,00 € all’ora. E’ una questione già posta ma che si rende assolutamente necessario riproporre. 
La “palestrina” è uno stanzone di m. 10 x 10 - con tali misure evidentemente non è ne’ palestra ne’ palestrina  - ma è una sala adibita “allo svolgimento di attività di muscolazione, pesistica e/o a corpo libero” (circ. Fidal citata). 
Essa è attrezzata dalle società per rispondere alle esigenze di preparazione fisica degli atleti e alle caratteristiche tecniche per gli impianti secondo le norme FIDAL. La sua superficie è 8 - 10 volte inferiore a quella di una media palestra scolastica, oltre 10 volte meno di quella del palazzetto del Carraro, non ha caratteristiche strutturali e non risponde alla normativa che la renda utilizzabile per attività di squadra e può contenere non più 12-15 persone in attività. Ma una palestra scolastica costa 10 € all’ora, il palazzetto del Carraro costa 24 € all’ora ed è oltre 1000 mq. 
Non si capisce quale “ratio legis” abbiano adottato coloro che hanno determinato la tariffa oraria: costo al mq? Perché pensavano che servisse per attività commerciale? O che altro? E’ evidente che chi ha proposta la tariffa per la palestrina non conosceva la struttura e a quale fine fosse rivolta, con la conseguenza che il costo proposto è assolutamente spropositato. Inoltre, facciamo osservare che una struttura similare presso l’Arena ha costi nulli per le società di atletica.
In merito alla questione delle tariffe, poniamo in evidenza che all’Arena i bambini al di sotto dei 12 anni non pagano alcuna quota d’ingresso.
Tale situazione è ancor più stridente se si considera l’ indiscutibile attività di carattere promozionale e sociale svolto dalle nostre società sul territorio.
Crediamo di aver adeguatamente posto in risalto sia le condizioni della pratica atletica presso il Carraro, sia la macroscopica incongruità delle richieste economiche a fronte di gravi inadempienze in forma di carenze strutturali e di attrezzature, di degrado delle stesse e di servizi non resi. 
Le chiediamo pertanto un incontro atto a ridefinire coerentemente costi attuali e future tariffe, con l’auspicio che l’Amministrazione comunale sia parte attiva nel conseguimento di una condizione strutturalmente adeguata alla pratica sportiva ed equa nelle tariffe.
In attesa di riscontro inviamo cordiali saluti.
Nuova Atletica 87 – Luciano Bagoli     U.S. Milanese – Amedeo Nicoli


(dicembre 2013)

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